Federconsumatori, in stretta collaborazione con SPI e AUSER, sta lavorando ormai da tempo ad un progetto rivolto alla creazione di maggiori, autonome, difese, dalle truffe.
Lo strumento di difesa per eccellenza è la conoscenza.
Gli utenti, spesso intimoriti, spaventati e preoccupati vengono tramutati in spettatori e il dibattito diventa spettacolo.
La collaborazione preziosa con Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli, attori professionisti, hanno studiato le truffe affrontate e gestite dagli sportelli di Federconsumatori sul territorio provinciale di Reggio Emilia.
Parliamo quindi di azioni compiute vicino a noi e restituiamo questa esperienza al pubblico, smascherando i tranelli e consigliando come affrontare situazioni poco chiare.
Il contributo poi delle forze di polizia presenti ci ha permesso di ampliare il quadro ed offrire risposte più chiare e complete.La formazione ha dato ottimi risultati, ci ha permesso di raggiungere diverse centinaia di cittadini e di ricevere un numero sempre crescente di segnalazioni di comportamenti scorretti che abbiamo provveduto a pubblicare e a diffondere, così da allertare i residenti di quei comuni o di quei quartieri nei quali tali comportamenti stavano avvenendo.
Le modalità che abbiamo riscontrato più spesso, ed in maniera più uniforme, su tutto il territorio provinciale, sono legate sempre alla vendita porta a porta.
Venditori che si presentano come dipendenti di una azienda ed invece sono di un altra, contratti attivati senza firmare alcun chè, ma semplicemente mostrando i propri dati su una fattura. Ancora più grave, venditori che si presentano in casa, parlando id perdite di gas, di urgenza di verificare ed intervenire, per poi derubare i malcapitati.
In tutti questi casi le associazioni e le forze di polizia si sono espresse in maniera totalmente unitaria. L’unico modo per tutelarsi è NON APRIRE LA PORTA.
L’attenzione rispetto alla tutela dei propri dati personali, indipendentemente dalle garanzie che ci vengono offerte dallo sconosciuto o sconosciuta che troviamo sulla porta, deve essere prioritaria.
I codici riportati sulle nostre fatture devono essere custoditi come lo sono quelli dei nostri conti bancari o delle nostre carte bancomat.
La “credenza” che solo firmando un contratto lo si accetta deve essere superata. Proprio su questo punto sono state ravvisate le maggiori debolezze dei consumatori/utenti i quali, in buona fede, credevano che fosse indispensabile firmare per attivare nuovi contratti o proposte.
La formazione, esposta in una modalità diversa, più interessante ed avvincente, ha quindi portato alla luce informazioni molto utili per i consumatori/utenti i quali, in quelle ore, si sono trasformati, come detto, in spettatori attenti ed informati.

Federconsumatori Reggio Emilia
Dott.sa Lucia Lusenti

Realizzato nell’ambito del programma di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015.

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