A seguito del primo passaggio in Commissione Affari Costituzionali il decreto Milleproroghe ottiene un rinvio complessivo di circa un anno.

Questo è determinante anche per i consumatori italiani perché in questo modo viene rinviato al 2020 anche l’addio al mercato tutelato dell’energia.

Inizialmente il “fine vita” del mercato tutelato dell’energia (elettricità e gas) era stato fissato per il 1° luglio 2019.

Già da mesi, proprio su questo argomento, tutte le compagnie esistenti sul mercato dell’energia avevano avviato potenti campagne promozionali e pubblicitarie per accaparrarsi nuovi clienti, inducendoli a credere che il risparmio proposto fosse imparagonabile e che aspettare il 2019 non avrebbe avuto senso, insistendo così fino a convincere centinaia di persone a migrare dal rassicurante mercato tutelato al mercato libero.

Come Sindacato Pensionati CGIL, Federconsumatori e Auser abbiamo, per mesi, incontrato nostri concittadini visitando tutta la provincia reggiana e suggerendo di aspettare ancora un po’ prima di passare al mercato libero, illustrandone caratteristiche e differenze rispetto al mondo energetico nel quale abbiamo vissuto sino ad ora.

Questo “suggerimento” oggi è più vivo che mai. Il mercato non sarà totalmente libero tanto presto, e con questo anno in più ci chiediamo se non sia il caso di sperare che possa non arrivare mai il giorno in cui ai consumatori sarà preclusa la possibilità di scegliere (come oggi) se stare nel mercato tutelato o nel mercato libero.

Le cose non sono definitive, anzi sono piuttosto mobili. Proprio per questo il nostro precedente consiglio è ancora più valido. Scegliamo un nuovo contratto o un nuovo fornitore solo se lo riteniamo necessario, non perché ci viene suggerito come irripetibile risparmio all’interno di un cambiamento che in realtà NON sta per avvenire. Al mercato tutelato, infatti lo ripetiamo, è stata allungata la vita di un altro anno.

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