AGGIORNAMENTO 6/8/2015
SEGRETERIA INA ASSITALIA
A causa dell’intenso traffico di questi giorni sul numero dedicato di INA ASSITALIA siamo ad informarvi come segue: il numero per le emergenze 3346407624 appositamente dedicato ad INA è stato dotato di una segreteria telefonica. In questo modo quando l’apparecchio non sarà raggiungibile o sarà spento potrete lasciare un messaggio indicando il vostro numero di telefono, il vostro nome e cognome. La segreteria viene ricontrollata ogni giorno e chi ha lasciato un messaggio sarà richiamato.

AGGIORNAMENTO 21 LUGIO 2015
PROTOCOLLO DI CONCILIAZIONE FIRMATO 17 LUGLIO 2015 TRA FEDERCONSUMATORI – ADICONSUM – GENERALI

MODULO FAC SIMILE CONCILIAZIONE INA

COS’E’ IL PROTOCOLLO?
E’ un accordo tra Federconsumatori, Adiconsum e Generali finalizzato all’analisi e alla definizione stragiudiziale di ogni singolo caso Truffe/Castelnovo Monti.
DURATA ACCORDO
L’accordo dura due anni, perciò fino al 17 luglio 2017. La data ultima entro cui presentare la domanda di conciliazione è il 17 aprile 2017
CHI HA ACCESSO ALLA PROCEDURA?
Tutti i soggetti che ritengono di essere vittime della truffa GENERALI INA ASSITALIA agenzia Castelnovo Monti possono presentare domanda di conciliazione conferendo apposito mandato scritto alle associazioni firmatarie del protocollo (Federconsumatori e Adiconsum). La domanda dovrà essere debitamente sottoscritta dal consumatore e corredata da fotocopia del documento di identità in corso di validità nonché da copia dei documenti rilevanti, in proprio possesso con la narrazione dei fatti (sia la redazione che l’invio della domanda di conciliazione stessa, tramite PEC o racc. a/r sarà a cura dell’associazione mandataria: Federconsumatori o Adiconsum).
COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE
E’ composta da un conciliatore di Generali e da un conciliatore di Federconsumatori o Adiconsum a cui il consumatore conferisce mandato. La sede della commissione sarà a Reggio Emilia presso l’Agenzia Generali, per casi particolarmente complessi l’istruttoria avrà luogo a Roma.
Tutta la procedura è riservata. Pertanto tutte le informazioni relative ad ogni singolo caso sono protette da riservatezza. L’obbligo di riservatezza è in capo a tutte le parti.
DURATA DELLA PROCEDURA
Dal momento in cui viene presentata la domanda, entro 90 giorni dovrà concludersi il tentativo di conciliazione. Detto termine dovrà essere raddoppiato per i casi particolarmente complessi.
ESITO DELLA CONCILIAZIONE
Raggiunto l’accordo, lo stesso, per la sua validità, dovrà essere sottoscritto, per accettazione, dal consumatore, oltre che dai conciliatori. Gli impegni assunti da GENERALI con la conciliazione si concretizzeranno entro 30 giorni lavorativi dalla sottoscrizione.
MANCATO ACCORDO
In caso di mancato accordo verrà sottoscritto verbale di mancato accordo, ed il consumatore sarà libero di intraprendere le azioni che riterrà più opportune. La presente procedura non limita e non inficia alcun diritto ed azione previste dalla legge.
COSTI DELLA PROCEDURA
I costi della procedura di conciliazione sono posti a carico della compagnia, Generali.

AGGIORNAMENTO 6/7/2015
Federconsumatori, da giorni, sta lavorando ad un accordo che è stato redatto, in prima stesura, a Roma giovedì 25 giugno 2015, durante un lungo incontro con gli Avvocati di GENERALI e quelli dell’ Associazione.
Nei giorni a seguire gli aggiustamenti, le modifiche, le chiarificazioni sono state tante.
Il Protocollo ha caratteristiche positive, che potrebbero permettere – una volta definito – di risolvere le situazioni dei truffati, ma ancora non è definitivo.
Per questo la riunione del 4 luglio scorso è stata rinviata a data da destinarsi.
“Vogliamo rivolgerci ai consumatori quando il Protocollo sarà definitivo e sottoscritto. L’obiettivo è quello di chiudere entro la seconda settimana di luglio. A seguito della definizione del Protocollo attiveremo il tavolo per le transazioni”.
Questo quanto dichiarato da Giovanni Trisolini, Presidente di Federconsumatori Reggio Emilia.
La comunità montana è provata da tutto questo parlare, ribattere, controribattere. E’ provata dal tradimento della fiducia riposta in questa compagnia assicurativa e nella persona che li ha consigliati e truffati. Non ha senso, ora, far “scapicollare” le persone da una riunione all’altra senza, di fatto, avere delle informazioni chiare, definitive, inattaccabili.
Vogliamo a tutti i costi portare a casa il risultato migliore possibile per chi ci ha chiesto aiuto, ed è quello al quale stiamo lavorando. LA fiducia che ci hanno concordato i nostri iscritti sarà ripagata.

AGGIORNAMENTO 19.06.2015
In data odierna, a seguito di segnalazione di alcuni cittadini, ci siamo incontrati con i vertici di POSTE Italiane – Reggio Emilia, riguardo i tempi ed i costi della documentazione bancaria utile alla ricostruzione della posizione dei truffati GENERALI INA ASSITALIA.
Abbiamo registrato sensibilità ed attenzione alla questione. Ci hanno inoltre comunicato di aver già dato informazioni allo sportello di Castelnovo Monti perché ci sia una risposta immediata.
Federconsumatori chiede ai cittadini che dovessero riscontrare delle difficoltà di segnalarle al fine di addivenire ad una soluzione immediata.

COMUNICATO STAMPA 17/6/2015
“COSTITUITO IL COMITATO TRUFFATI GENERALI INA”
Ieri sera (16.6.15), presso il teatro Bismantova, di Castelnovo Monti, si è tenuto il secondo incontro con i truffati GENERALI INA. Erano presenti i presidenti provinciali di Federconsumatori e Adiconsum oltre al Presidente nazionale di Federconsumatori Rosario Trefiletti.
Il primo punto all’ordine del giorno è stato la presentazione di quanto avvenuto nell’incontro tenutosi a Roma, giovedì scorso, tra le associazioni dei consumatori e i vertici generali ina assitalia. In particolare si è fatto riferimento all’apertura dimostrata da Generali, culminata in un comunicato stampa congiunto con le associazioni, dove si anticipa la sottoscrizione, nei prossimi giorni, di un protocollo per il risarcimento in via extragiudiziale dei cittadini truffati;
Il secondo punto all’ordine del giorno è stato la formalizzazione del COMITATO TRUFFATI GENERALI INA, al quale hanno aderito anche i sindaci dell’unione montana. L’importanza di questo comitato sta nel dare forza e autorevolezza alle associazioni dei consumatori che nei prossimi giorni si confronteranno con Generali per la sottoscrizione del protocollo. In tale Protocollo le associazioni avanzano diverse richieste, le principali: restituzione del 100% delle somme perse e celerità nel risarcimento. Il Comitato sarà informato tempestivamente degli sviluppi attraverso una campagna di informazione “smart” che fornirà aggiornamenti tempestivi, direttamente sul cellulare di ogni iscritto. Chi ancora non avesse fornito il proprio numero di cellulare chiamando la propria associazione di riferimento, può farlo. Se invece si preferisce un canale di informazione diverso sul sito internet www.federconsumatori.re.it, è stata aperta la sezione dedicata a GENERALI INA ASSITALIA. Rimangono attivi i numeri d’emergenza di Federconsumatori 0522.433171 o 334.6407624 e Adiconsum 0522357485 o 346.0461222;
Infine è stata data comunicazione della posizione assunta dall’ABI (Associazione Banche Italiane) che, a seguito di richiesta delle associazioni, da indicazione, a tutte le filiali del territorio, di dare gratuitamente copia della documentazione che gli investitori truffati richiederanno, a corredo delle proprie pratiche.
Giovanni Trisolini – Presidente Federconsumatori Reggio Emilia

AGGIORNAMENTO 110.6.2015scansione0001

Domani (11.6.2015) alle ore 17:00 il Presidente provinciale di Federconsumatori Reggio Emilia, Giovanni Trisolini, incontrerà il Direttore generale di INA ASSITALIA GENERALI, Dott. Mario Greco. Iniziano quindi ufficialmente domani le trattative per i truffati di INA ASSITALIA GENERALI di Castelnovo ne Monti.

AGGIORNAMENTO 10.06.2015
INA ASSITALIA CORRE AI RIPARI : SI APRE IL TAVOLO DI CONCILIAZIONE
A seguito della richeista avanzata dall’Associazione Federconsumatori lunedì 8 giugno 2015, stamane la direzione generale di INA ASSITALIA GENERALI, a nome del Dott. Mario Greco, ha contattato il Presidente Nazionale di Federconsumatori Rosario Trefiletti per comunicare la disponibilità ad aprire -a partire già da domani- un tavolo di conciliazione per trattare del caso truffa avvenuto nell’appennino reggiano.
L’obiettivo della Federconsumatori, in questo primo incontro, è quello di battersi per la restituzione delle somme sottratte ai cittadini truffati ed ottenere tale restituzione nel più breve tempo possibile.
Pertanto è necessario accellerare le operazioni di analisi di ogni sigola posizione, cogliendo così immediatamente la disponibilità di INA ASSITALIA.
Per questa ragione il Presidente della Federconsumatori di Reggio Emilia, Giovanni Trisolini, domani mattina sarà a Roma per l’incontro con Trefiletti e i respoonsabili del settore bancario assicurativo dell’associazione, per mettere a punto la strategia e definiere la data dell’incontro con i responsabili di GENERALI INA ASSITALIA.
Invitiamo pertanto tutti i cittadini interessati a prendere contatto con il numero apposito 334.6407624 oppure con il centralino Federconsumatori 0522.433171 per prendere appuntamento con uno dei nostri legali in modo da:
Effettuare l’analisi della specifica situazione di ognuno;
Sporgere querela;
Delegare l’associaizone a trattare per ogni singolo cittadino.
Pertanto, se sarà necessario, anticiperemo la data del 4 luglio, già concordata con tutti i presenti all’incontro tenutosi a Castelnovo la settimana scorsa. In tale prossimo incontro si formalizzerà il comitato, che di fatto si sta già costituendo man mano che la gente, per ora circa una cinquantina, si rivolge ai nostri sportelli.
A seguito del grave scandalo INA ASSITALIA tutti i cittadini e le cittadine che fossero stati in qualsiasi modo e misura coinvolti nello scandalo INA ASSITALI che vede la totale o parziale perdita dei propri risparmi o premi di polizze di intervenire – con la massima urgenza – come segue nel Vademecum.
RICORDIAMO che la Federconsumatori, in collaborazione con il Sindaco  di Castelnuovo ne Monti Enrico Bini, ha istituito il numero dedicato 334.6407624 e ha messo a disposizione i propri consulenti legali per fornire informazioni, assistenza e fissare appuntamenti..
L’associazione garantisce la massima competenza nell’affrontare l’emergenza, come in passato con i crack Parmalat, Cirio, Lehman, UNICREDIT Via Gattalupa.

AGGIORNAMENTO 8.06.2015
VADEMECUM COSA FARE

  1. recuperare tutta la documentazione relative alle polizze sottoscritte (precontratti, quietanze, lettere, assegni di pagamento, ecc…) più documenti abbiamo meglio è’!
  1. recarsi – da soli o accompagnati dal proprio legale (se ne avete già uno di riferimento) – presso la Sede Ina Assitalia di Reggio Emilia di via Emilia Santo Stefano (andate tranquillamente presso gli sportelli per verificare, non sono i geni del male pronti ad ingannare la gente, l’importante è non lasciare loro documentazione e soprattutto copia degli assegni) verificate quindi la vostra posizione personale (o dei parenti che abbiano polizze). Verificate se esistono le polizze o se sono false, e se si vi siano irregolarità rispetto ai versamenti effettuati. Fatevi rilasciare la stampa dell’estratto della vostra posizione per ogni singola polizza esistente e dei documenti. Forse apriranno uno sportello a Castelnovo Monti per le verifiche.
  1. verificate presso il vostro istituto di credito di riferimento lo storico dei pagamenti effettuati in favore di Ina Assitalia o Petroni Sergio per capire chi ha incassato l’assegno e su quale istituto di credito.
  1. se sussistono irregolarità è necessario sporgere denuncia-querela. La denuncia deve essere effettuata entro e non oltre tre mesi dalla scoperta delle irregolarità. La denuncia deve essere sporta personalmente dalla persona che ha subito il danno ossia dal titolare della polizza recandosi presso i Carabinieri o attraverso il proprio legale di fiducia. Consigliamo di fare la denuncia non contro Petroni Sergio ma contro ogni soggetto che verrà identificato come responsabile dei fatti illeciti narrati e descritti nella denuncia (i Carabinieri sanno benissimo come redigere la querela rivolgetevi a loro, voi portate copia dei documenti che attestino le irregolarità da allegare alla querela. In tale occasione potete già nominare un avvocato di fiducia eleggendo il domicilio presso lo studio del vostro avvocato in questo modo l’avvocato riceverà le notifiche relative allo stato delle indagini (incidenti probatori, sequestri conservativi, fissazione di udienza, ecc… oltre a poter poi eventualmente avere accesso alla visione dei documenti contenuti nel fascicolo della procura, o interloquire con il PM per la persona offesa ecc…) se non nominate subito l’avvocato vi consigliamo di portare la copia della denuncia sporta dai Carabinieri ad avvocato per farsi assistere come persone offese e poi come eventuali parti civili nel processo penale (sarà poi l’avvocato a depositare in procura la nomina come vostro difensore di fiducia).
  1. quando si aprirà il processo penale le persone che hanno sporto denuncia potranno, se riterranno, costituirsi parte civile nel processo penale. quindi è molto importante sporgere denuncia non solo per non lasciare impuniti i responsabili dei fatti illeciti ma anche per poter eventualmente ottenere ristoro nel caso gli Inquirenti dovessero riuscire ad individuare le linee di credito ove sono state depositate le somme trafugate.
  1. è indispensabile che ognuno di voi si faccia assistere da un legale o da un’associazione di categoria che verifichi attraverso i propri legali caso per caso. Non è possibile infatti gestire collettivamente le posizioni poiché ognuna ha peculiarità diverse da analizzare e trattare nella propria singolarità.. Una cosa è la costituzione di un comitato al quale possono partecipare sia persone che abbiano subito illeciti o irregolarità ma anche coloro che per spirito di solidarietà vogliono sostenere con forse l’iniziativa dell’Associazione e dei propri concittadini, altra cosa è agire in ogni sede per far valere i ogni singolo diritto conseguente all’illecito subito.
    Dott.sa Lucia Lusenti

Questo progetto è realizzato nell’ambito del programma generale di intervento 2013 della regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del ministero dello sviluppo economico.

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