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Ecco qui quella che potrebbe sembrare una commedia surreale ma che invece è realtà, e quindi non fa poi così ridere.

I protagonisti sono:

Un cittadino consumatore e lavoratore qualsiasi, come te che stai leggendo. D’ora in poi lo chiameremo Pietro.
La mamma di Pietro, che sta venendo a Reggio a trovare il figlio e per fare alcune cure al Santa Maria.
Un venditore telefonico di contratti di energia elettrica e gas che chiameremo Pierino.

Pietro è a casa, dopo una giornata di lavoro. Il telefono squilla. Lui risponde. Dall’altra parte del telefono una voce molto accalorata che gli chiede scusa e successivamente insiste perché Pietro comunichi i codici del suo contratto luce e del suo contratto gas.
E’ la sua azienda fornitrice che lo sta chiamando, nella persona di Pierino. Hanno fatto un grave errore, addebitando a lui costi molto elevati e non dovuti a seguito di una sovrapposizione di dati, con un suo omonimo. Si scusano tanto e lo tranquillizzano prima ancora che lui possa dire “eh?”.

Ok, Pietro conferma alcuni codici presenti sulla sua fattura e nelle prossime settimane riceverà direttamente in fattura gli storni. Pierino si scusa ancora, gli chiede di non allarmarsi, gli dice che da poco lavoro nella compagnia e che era la prima volta che doveva comunicare un errore del genere, che di solito sono tutti molto sgarbati con lui che non ha alcuna colpa, se non quella di dover chiamare a nome dell’azienda.

Va beh, Pietro non si innervosisce ne preoccupa. Saluta Pierino e gli fa pure l’inboccaallupo.

Tutto procede bene, sua mamma verrà presto a trovarlo e lui è contento di poterla ospitare in un luogo in cui potrà accedere anche a cure così importanti.

Nel frattempo lo sconto che gli avevano promesso pare essere arrivato davvero. Nel senso che Pietro non riceve più fatture della luce, ma solo del gas. Deduce che stiano applicando lo sconto promesso e che quindi sospendano l’invio della fattura. Pare strano ma tutto sommato è ancora più strano che gli abbiano fatto pagare i conti del suo omonimo, e poi la bolletta non è il suo primo pensiero. C’è il lavoro, la mamma che non sta bene, e molte altre cose di cui occuparsi.

Poi succede una cosa. Viene dapprima depotenziata l’elettricità. Poi viene staccata del tutto. Pietro chiama la sua azienda ma loro lo informano che il contratto elettrico non è più a carico loro e che loro forniranno solo il gas.

Pietro dice che sono mesi che non riceve fatture e che vivere senza elettricità è impossibile.
Loro però non sono responsabili.
Lui ha cambiato compagnia elettrica, non sono loro ad aver disattivato il servizio.

Pietro allora si domanda chi sia la nuova azienda che fornisce il servizio, si ricorda della chiamata del simpatico Pierino. Pierino deve averlo proprio fregato alla grande.

Niente. Pietro viene in Federconsumatori Reggio Emilia e chiede aiuto. Vuole scoprire chi sia il suo nuovo fornitore, perché non lo sa. Nel frattempo passano i giorni, la mamma andrà in albergo perché senza luce, senza frigo, senza telefono, senza acqua calda (il boiler è elettrico) lui non se la sente di tenerla a casa con lui.

Qui da Federconsumatori operatori ed operatrici rincorrono l’Autorità Garante, e-distribuzione e lo Sportello del Consumatore per cercare di scoprire dove sia questo contratto. Non appena lo troveremo cercheremo di ripristinare la situazione e di aiutare Pietro. Intanto, fin quando permane un debito di cui lui non sapeva nulla,  l’elettricità resta staccata.

La sua storia, ancora una volta, ci ricorda che noi NON dobbiamo ripetere i codici sulle nostre fatture nemmeno quando ci chiama la nostra stessa azienda perché noi in verità non lo sappiamo chi è a chiamarci.

I codici sulle vostre fatture li dovete sapere solo voi, non quello che passa porta a porta,  non quello che vi telefona e nemmeno chi vi ferma per strada!

Se vi sta capitando qualcosa di simile o se credete che sia il caso di chiedere qualche info per capire meglio cosa succede, chiamateci allo 0522/433171.

Per Federconsumatori Reggio Emilia

L. Lusenti

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”

 

 

 

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