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A Reggio Emilia, ieri (31/07/2019), nelle zone di via Spaggiari, via Martiri di Cervarolo, via Pecorari, via Zinani sono stati fatti dei lavori di manutenzione dell’infrastruttura che consegna l’elettricità ai residenti di questa zona.

Tutto è avvenuto come da copione: il Comune informato autorizza i lavori, i residenti vengono informati tramite cartellonistica affissa nelle zone interessate giorni prima.

Tutti sono informati che il 31 luglio, dalle ore 8:30 sino alle ore 16:00 l’elettricità non sarà presente, che potrebbe essere rischioso utilizzare gli ascensori perché -per l’appunto- non vi sarà continuità del servizio elettrico e che in caso di guasto è possibile chiamare il numero verde indicato.

Puntuali come la bolletta, arrivano i guasti. I cittadini residenti in zona iniziano a chiamare e a segnalare: ad uno si è fuso il frigorifero, ad altri il freezer, un altro segnala che l’impianto elettrico che assicura la chiusura e riapertura delle tapparelle è saltato e che quindi ha la casa bloccata.

La risposta prima degli operatori, poi dei responsabili di zona è: siamo autorizzati dal comune, dovevate prendere un generatore per non far fondere o saltare o rompersi i vostri apparecchi elettrici.

Come associazione a tutela dei diritti dei consumatori restiamo un po’ perplessi. Se per salvaguardare la sopravvivenza degli elettrodomestici che ho in casa devo mettere un generatore qualcuno potrebbe dirlo, inserendo questa informazione insieme alle altre presenti sul modulo informativo.

Se questa è la soluzione (lo è davvero?) qualcuno dovrà pur dirlo a chi ha cibo in freezer che poi è da buttare insieme al freezer, condizionatori con anziani o bambini in casa che ora si ritrovano ad agosto senza apparecchi rinfrescanti, addirittura la casa bloccata perchè impossibile da chiudere o aprire.

Per queste ragioni che dimostrano un sincero disagio ed una preoccupazione dei residenti rispetto al costo che dovranno sostenere per sostituire questi elettrodomestici, vorremmo avanzare una proposta di incontro che il responsabile di zona di e-distribuzione così come con l’amministrazione comunale.

Non è possibile che questo disagio ricada sulle spalle dei residenti senza che le informazioni necessarie per evitarlo siano state date prima e senza che alcuna assicurazione comunale o di e-distribuzione scatti a tutela e garanzia dei cittadini della zona.

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